
L’arte del piazzaiuolo napoletano patrimonio UNESCO
Pizza patrimonio UNESCO
La pizza è un vero e proprio patrimonio, non solo della cultura partenopea, ma dell’intera umanità. Lo ha deciso l’UNESCO che a dicembre 2017 ha inserito “l’arte del pizzaiuolo napoletano” tra i patrimoni culturali dell’Umanità.
L’arte del pizzaiuolo, grazie alla pizza, è il settimo “tesoro” italiano ad essere stato inserito nella lista del patrimonio immateriale dell’Unesco.
L’elenco tricolore comprende anche: l’Opera dei pupi (iscritta nel 2008), il Canto a tenore (2008), la Dieta mediterranea (2010) l’Arte del violino a Cremona (2012), le Macchine a spalla per la processione (2013) e la Vite ad alberello di Pantelleria (2014).
L’arte del pizzaiuolo napoletano, bene immateriale dell’umanità
La decisione di inserire l’arte dei pizzaiuoli tra i patrimoni immateriali dell’umanità è stata presa all’unanimità e conferma e riconosce che la creatività gastronomica della comunità napoletana è unica al mondo e non può essere soggetta ad imitazioni.
Una soddisfazione per l’intera categoria dei pizzaiuoli napoletani che nei secoli hanno portato l’arte della pizza in giro per il mondo, tramandandola di generazione in generazione e contribuendo a far sì che la pizza sia oggi uno dei cibi preferiti in ogni angolo del pianeta.
Giornata Mondiale del Pizzaiuolo
A partire dal riconoscimento dell’UNESCO, il 17 gennaio è stato proclamato come “Giornata Mondiale del Pizzaiuolo”. La data è stata scelta perché coincide con la celebrazione di Sant’Antonio Abate, protettore di fornai e piazziuoli.
Questi ultimi, nell’antichità, il 17 gennaio chiudevano le loro pizzerie e si riunivano con le proprie famiglie a festeggiare davanti ad un grande fuoco propiziatorio e, dall’anno scorso, le Associazioni dei pizzaiuoli napoletani ed il Comune di Napoli hanno riproposto questa celebrazione con tantissime iniziative.
I principali consumatori di pizza nel mondo sono gli americani che ne consumano in media 13 chili a testa all’anno; sarà probabilmente questo il motivo per cui proprio a New York nel 2018 è nato il primo Museo della pizza, leggi qui l’articolo completo.
In Europa gli italiani sono in cima alla classifica con 7,6 chili a testa ogni anno con gusti pizza che variano tra uomini e donne e tra nord e sud: leggi qui l’articolo sulle pizze preferite dagli italiani
E sono sempre più numerose le pizzerie napoletane che aprono nelle grandi città del mondo per far conoscere e promuovere, nonché per preservare, l’autentico sapore e la vera ricetta della pizza napoletana.
Leggi come viene preparata la pizza napoletana secondo l’antica ricetta.
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